Dalla metà degli anni venti alla fine degli anni trenta furono ospiti nella sua villa di Agropoli alcune delle maggiori personalità del tempo, tra cui il Principe Umberto di Savoia, il Ministro delle Colonie Maresciallo d’Italia Emilio De Bono
Nelle elezioni amministrative che si tennero ad Agropoli il 29 maggio 1923, sui circa 900 votanti di allora, la lista del P.N.F. da lui capeggiata aveva riportato 637 preferenze, esattamente le stesse attribuite personalmente ad Attilio Pecora.
La sua elezione a Sindaco dovette essere posticipata di qualche mese, dopo un interregno di Francesco Corasio e poi di Giuseppe Spinelli, in quanto il segretario comunale era Ignazio Pecora, suo fratello maggiore, e sussisteva quindi motivo di incompatibilità.
Il 9 agosto, Attilio Pecora fu quindi eletto Sindaco, carica che mantenne – con un nuovo interregno dell’amico fraterno Giuseppe Spinelli – fino al 5 ottobre 1926, allorquando le funzioni in precedenza attribuite al Sindaco, al Consiglio Comunale e alla Giunta furono assegnate per legge al Podestà, di nomina governativa.
Furono anni di grande attivismo amministrativo, ed Agropoli, piccolo centro rurale e borgo marinaro, ne uscì visibilmente migliorata grazie ad importanti iniziative ed opere pubbliche: l’avvio dell’acquedotto, la bonifica del Testene, la pineta al lungomare San Marco, la costruzione della via di accesso e della banchina alla “Marina”, l’appalto per la costruzione del nuovo cimitero, il trasferimento da Rutino ad Agropoli della Tenenza dei Carabinieri, il completamento della strada panoramica Carmine Rossi, l’innalzamento del faro per i pescatori, la costruzione del monumento ai caduti della Grande Guerra in piazza Vittorio Veneto, l’imbrecciamento delle strada principali e il potenziamento della viabilità rurale, l’istituzione delle Scuole Elementari Superiori. Nel contempo, grazie ad una politica finanziaria accorta, il bilancio comunale viene portato da 30.000 lire alla astronomica cifra per l’epoca di 140.000 lire.
Nel 1925 fu nominato Cavaliere della Corona di Italia da S.M. il Re Vittorio Emanuele III.
Dalla metà degli anni venti alla fine degli anni trenta furono ospiti nella sua villa di Agropoli alcune delle maggiori personalità del tempo, tra cui il Principe Umberto di Savoia, il Ministro delle Colonie Maresciallo d’Italia Emilio De Bono, il Ministro dell’Aeronautica Pier Ruggero Piccio, l’asso dell’aviazione e Capo di Stato Maggiore Francesco De Pinedo, il Comandante Generale della Milizia Cesare Maria De Vecchi.
Personalità carismatica e popolare, alla caduta del Fascismo Attilio Pecora conservò intatti l’affetto e la stima dei suoi concittadini, tanto che nel dopoguerra continuò ad essere per molti un punto di riferimento, ed il promotore e l’organizzatore delle principali iniziative sportive e sociali, quale l’annuale Settimana Civica, ricoprendo per anni la carica di presidente e poi di presidente onorario della locale squadra di calcio, l’U.S. Agropoli.
Negli anni ’50 e ’60 la popolarità di cui ancora godeva in tutto il Cilento indusse forze politiche ad offrirgli più volte candidature di prestigio, offerte che lui sempre declinò con cortese fermezza, rispondendo “ho avuto una sola stagione politica, ed è finita”.
Volgendosi intorno ci si accorge di quanto tempo è passato….La biografia ufficiale del Sindaco Cav. Attilio Pecora è pubblicata nel volume “AGROPOLI 1812 – 2016 – Due secoli di storia della Città attraverso le amministrazioni comunali”, edito dal Comune di Agropoli nel 2016



