Aveva iniziato dall’età di 17 anni, vestendo le maglie della Battipagliese e del Palinuro, sforando la Serie A
È con profondo dolore che il mondo del calcio cilentano piange la scomparsa di Marcello Cammarano, ex calciatore di grande talento, classe 1951. Originario di San Severino di Centola, Cammarano ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama sportivo locale. Pur risiedendo a Battipaglia, trascorreva le estati presso un rinomato villaggio di Marina di Camerota.
La sua carriera ha avuto inizio al Palinuro all’età di 17 anni, per poi proseguire alla Salernitana e successivamente alla Pro Salerno sotto la guida di mister Settembrini. Ha vestito diverse maglie, tra cui quelle dell’Igea Virtus, Alcamo, Battipagliese, Palinuro, e Calitri, partecipando anche ai campionati professionistici di Serie C1 e C2. Pur avendo sfiorato la Serie A da giovane, attirando l’attenzione di squadre di rilievo durante il suo periodo all’Igea Virtus.Nella stagione 87/88, nel suo ruolo di allenatore-giocatore, è stato protagonista dell’ultimo salto in Promozione del Palinuro, ruolo che ha ricoperto anche negli anni ’90, salvando la squadra dalla retrocessione in Seconda Categoria e guidandola alla vittoria in Prima Categoria nella stagione 2014-2015.Cammarano sarà ricordato non solo per la sua straordinaria passione sportiva, ma anche per la sua umanità e professionalità che hanno lasciato un segno tangibile in coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo.
Numerosi sono stati gli attestati di stima e i messaggi di cordoglio pubblicati sui social dai suoi colleghi, amici e ex calciatori, testimonianza della sua influenza positiva nel mondo dello sport e oltre.”Che brutto autogol che ci hai fatto bomber!” ha scritto l’imprenditore turistico Pietro Cerullo.
“Mi piaceva chiamarti bomber visti i tuoi gloriosi passati calcistici ed anche perché ti ho conosciuto da bambino guardandoti mentre ‘volavi’ verso la porta avversaria con la maglia del Palinuro. Lasci un vuoto enorme… mancherai a tutti”.
La scomparsa di Marcello Cammarano rappresenta una perdita irreparabile per il calcio cilentano e per tutti coloro che hanno avuto il privilegio di incrociare il suo cammino. La sua eredità sportiva e umana vivrà nei cuori di chiunque abbia avuto la fortuna di conoscerlo.



