A seguito del sopralluogo e dei colloqui telefonici intercorsi con il sindaco di Controne, i vigili del fuoco è stata disposta la chiusura al transito
Un grosso masso si è staccato dalla scarpata a monte della Strada Regionale (SR) n. 488, all’altezza del chilometro 10+600, nel territorio comunale di Controne, in provincia di Salerno. Il masso, rotolando sulla carreggiata, si è frantumato colpendo il parapetto di muratura sul lato valle della strada. L’episodio è stato segnalato immediatamente dal sindaco di Controne alla Provincia di Salerno.
La decisione di chiudere la strada
A seguito del sopralluogo e dei colloqui telefonici intercorsi tra il geometra Mario Aliberti, il sindaco di Controne, i vigili del fuoco intervenuti e il personale cantoniere, è stata disposta la chiusura al transito della tratta stradale interessata. La decisione, ritenuta necessaria per garantire la sicurezza pubblica, è stata condivisa con il capo area 2, ingegnere Giovanni Sammartano, e il personale tecnico.
Sicurezza e interventi
La chiusura della SR n. 488 al km 10+600 ha effetto immediato e durerà fino al completamento delle operazioni di bonifica della scarpata, da cui si è staccato il masso. Gli operatori sono già all’opera per valutare la stabilità della parete rocciosa e prevenire ulteriori rischi. Nel frattempo, è stato ordinato al personale cantoniere di presidiare costantemente l’area interessata per garantire la sicurezza.
Coordinamento e avvisi
Il provvedimento è stato comunicato a tutte le autorità e gli enti competenti, tra cui la società ARECHI MULTISERVICE spa, incaricata di garantire la sicurezza del traffico veicolare, la Prefettura di Salerno (Protezione Civile), i Vigili del Fuoco di Salerno, il Comune di Controne, la Polizia Stradale, i Carabinieri di Castelcivita, e le società di trasporto pubblico Bus Italia e Sita Sud.
Disagi alla viabilità
Gli automobilisti sono invitati a utilizzare percorsi alternativi fino a quando la strada non sarà riaperta. Le autorità locali stanno monitorando la situazione e informeranno tempestivamente la cittadinanza sull’evoluzione degli interventi.



