L’ambulanza arrivata da Castellabate dopo circa 25 minuti aveva a bordo solo un infermiere, privo del supporto di un medico
Non ce l’ha fatta Anna Materazzi, la donna di 52 anni colpita da un malore il primo gennaio. Nonostante le richieste di aiuto e una lunga attesa per ricevere assistenza adeguata, la donna è deceduta poche ore dopo il ricovero all’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania.
I ritardi nei soccorsi: un intervento tardivo e insufficiente
Secondo la ricostruzione dei fatti, il marito della donna aveva inizialmente cercato aiuto presso la guardia medica di San Mauro Cilento, trovandola chiusa. L’ambulanza arrivata da Castellabate dopo circa 25 minuti aveva a bordo solo un infermiere, privo del supporto di un medico. Solo dopo ulteriori 90 minuti è intervenuta un’automedica proveniente da Vallo della Lucania, ma ormai le condizioni della donna erano disperate.
Le reazioni delle istituzioni: indignazione e interrogazioni parlamentari
La vicenda ha suscitato profonda indignazione nella comunità locale e tra le istituzioni. Il sindaco di San Mauro Cilento, Carlo Pisacane, ha definito l’accaduto “inaccettabile”, sottolineando le gravi carenze del sistema sanitario territoriale. Anche il senatore Antonio Iannone (FdI) ha annunciato un’interrogazione parlamentare per portare all’attenzione nazionale l’inefficienza dei servizi sanitari nella regione.
Un problema cronico: sanità carente nelle aree interne
La tragica morte di Anna Materazzi riaccende i riflettori su una questione ormai cronica: la sanità nelle aree interne del Cilento soffre di carenze strutturali e organizzative che rendono impossibile garantire interventi tempestivi ed efficaci. Una situazione che, come dimostra questa tragedia, può avere conseguenze fatali.



