Le indagini partono dalla Procura di Catania e condotta dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica e dal Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online
Una vasta operazione della Polizia Postale, coordinata dalla Procura Distrettuale di Catania, ha portato a un duro colpo contro lo sfruttamento sessuale dei minori online. Nei giorni scorsi, oltre 500 agenti hanno eseguito perquisizioni e sequestri in 56 città italiane, culminando con l’arresto di 34 persone e il sequestro di numerosi dispositivi contenenti materiale pedopornografico anche nel salernitano.
“Parliamo di fatti in sé enormemente gravi, della vita di migliaia di bimbi in tutto il mondo probabilmente segnata per sempre da esperienze come quelle emerse grazie alle indagini svolte dalla Polizia Postale e dalla Procura di Catania, che hanno scoperchiato un enorme vaso di Pandora” ha affermato il Procuratore capo di Catania, Francesco Curcio, originario di Polla.
L’indagine, condotta dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Catania in collaborazione con il Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (CNCPO), ha permesso di individuare e smantellare una rete di diffusione di contenuti illeciti attraverso il web.
Le autorità hanno eseguito un totale di 115 perquisizioni domiciliari e informatiche in tutto il territorio nazionale. Tra le città coinvolte vi è anche Salerno, dove gli investigatori hanno sequestrato dispositivi elettronici utilizzati per archiviare e scambiare materiale illegale. L’operazione ha evidenziato la diffusione capillare del fenomeno e la necessità di un’azione costante e coordinata per contrastarlo.
Gli arrestati, tutti uomini di età compresa tra i 21 e i 59 anni e provenienti da contesti sociali differenti, sono stati identificati grazie a un lungo e complesso lavoro di analisi tecnica. Gli investigatori hanno superato le barriere dell’anonimato online, tracciando le attività illecite e raccogliendo prove determinanti per l’operazione.



