Sequestrati i cellulari della vittima e dei colleghi: attesa per l’autopsia e l’analisi dei dispositivi, giovedì il conferimento degli incarichi dei Periti
Un giallo che scuote la comunità di Capaccio Paestum. La morte di Taras Ivanyshyn Stromillo, il receptionist 27enne trovato privo di vita domenica mattina nella piscina dell’albergo in cui lavorava, resta avvolta dal mistero.
La Procura della Repubblica di Salerno, guidata dal pm Bianca Rinaldi, ha disposto il sequestro dei cellulari della vittima e dei due colleghi che, la sera precedente, avevano trascorso del tempo con lui all’interno della struttura. Si tratta di una coppia di fidanzati, anche loro dipendenti dell’hotel, con cui Taras si era intrattenuto dopo il turno di lavoro. L’acquisizione dei telefoni permetterà di analizzare chat, messaggi ed elenchi delle chiamate nelle ore immediatamente precedenti e successive al decesso. Un consulente informatico sarà incaricato venerdì di esaminare i dispositivi.
Intanto, per giovedì è previsto il conferimento dell’incarico al collegio dei periti che si occuperanno dell’autopsia, in programma lo stesso giorno presso l’obitorio dell’ospedale “Ruggi” di Salerno. I familiari del giovane, adottato in Italia dopo essere nato in Ucraina, hanno deciso di nominare un loro consulente di parte per assistere all’esame.
Gli investigatori stanno cercando di ricostruire con precisione le ultime ore di vita del ragazzo. Secondo quanto emerso, dopo la fine del turno Taras si sarebbe trattenuto con i colleghi fino a tarda notte, ma intorno alle 2 avrebbe contattato la madre con una telefonata. Un dettaglio che potrebbe rivelarsi importante per stabilire con più accuratezza l’orario del decesso.
Le indagini proseguono senza sosta, con l’obiettivo di fare piena luce su una vicenda che ha lasciato sgomenti amici e colleghi del giovane, descritto da tutti come una persona solare e disponibile.



