Ancora in atto le fiamme originate sembrerebbe dall’impianto fotovoltaico: sul posto i Vigili del Fuoco che stanno lavorando alacremente per evitare il peggio
Le fiamme che hanno avvolto il tetto del Pala Di Concilio, nel cuore di Agropoli, hanno subito riportato la comunità alla fragilità dei suoi luoghi più simbolici. Il palazzetto, intitolato alla memoria del giovane giocatore agropolese Andrea, è da anni punto di riferimento per lo sport cittadino e sede storica dell’Agropoli Basket.





L’incendio è divampato nel pomeriggio sul tetto della struttura. Secondo le prime informazioni, le fiamme sarebbero partite dall’impianto fotovoltaico. L’intervento dei Vigili del Fuoco è stato immediato, con più squadre impegnate per contenere il rogo e impedire che si propagasse alle aree interne del palazzetto.
La situazione è apparsa sin da subito complessa. Solo da pochi minuti era arrivata la gru dei Vigili del Fuoco che, inizialmente, era riuscita a domare le fiamme originate dal punto più alto del tetto. Ma, mentre le operazioni proseguivano, l’incendio ha ripreso vigore, mettendo in difficoltà gli operatori e facendo temere nuovi crolli e ulteriori danni.
All’interno dell’area sono state realizzate anche le prime immagini del Pala Di Concilio colpito dal fuoco, che mostrano un danno già significativo. Per gli sportivi e per chi frequenta da anni la struttura, l’incendio rappresenta un vero incubo, un evento che ferisce un luogo vissuto e amato dalla città.
Sul posto sono presenti Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Polizia Municipale e il sindaco Roberto Mutalipassi, che segue da vicino le operazioni di spegnimento e la gestione dell’emergenza. Al momento, arginare le fiamme appare ancora difficile e il lavoro continua senza sosta.
Giulio Russo storico Presidente dell’Agropoli Basket ha postato una frase che riassume tutto il suo dispiacere e stato d’animo: “Non trovo le parole per esprimere il mio stato d’animo”
La comunità attende ora aggiornamenti ufficiali sulle condizioni del palazzetto e sulla reale entità dei danni, con la speranza che la struttura possa essere recuperata e restituita agli atleti che da decenni ne animano la vita sportiva.



