Il primo cittadino Pino Palmieri interviene sulle dimissioni del presidente Antonio Opramolla denunciando un atto grave e intempestivo che mette a rischio programmazione lavoratori e stabilità dell’Ente alla vigilia delle festività
Le dimissioni del presidente della Comunità Montana Alburni Antonio Opramolla, sindaco di Serre, presidente dal luglio del 2024, arrivate a ridosso delle festività natalizie, accendono lo scontro politico nel comprensorio. A intervenire è il sindaco di Roscigno, Pino Palmieri, che affida ai propri canali social una presa di posizione netta, definendo quanto accaduto un vero e proprio ribaltone. leggi l’articolo ⬇️⬇️⬇️⬇️
Per Palmieri si tratta di una scelta che va ben oltre il normale avvicendamento istituzionale. “Il ribaltone consumatosi in Comunità Montana Alburni a ridosso delle festività natalizie è un atto grave e irresponsabile, che mette seriamente a rischio atti fondamentali e programmazioni strategiche già definite dall’amministrazione in carica e dal Presidente Opromolla fino a pochi giorni fa. Si tratta di una manovra scellerata, compiuta in modo deliberatamente intempestivo, che oltre a generare ulteriore instabilità istituzionale compromette la tranquillità finanziaria degli operai forestali e dei dipendenti, i quali rischiano di pagare le conseguenze di scelte politiche avventate e prive di qualsiasi senso di responsabilità. Una decisione che espone l’Ente a incertezze e paralisi proprio in un momento delicato dell’anno, dimostrando totale mancanza di rispetto verso i lavoratori e verso le comunità amministrate. Le responsabilità politiche di questa scelta sono già oggi evidenti”.
Il sindaco di Roscigno sottolinea in particolare le ricadute concrete che la crisi potrebbe avere sul piano operativo e occupazionale, richiamando l’attenzione sulla situazione degli operai forestali e dei dipendenti dell’Ente, in una fase dell’anno tradizionalmente complessa anche sotto il profilo finanziario.
Nell’immediato delle dimissioni, Palmieri aveva già espresso pubblicamente la propria vicinanza ad Antonio Opramolla, riconoscendo il lavoro svolto durante il suo mandato. “Desidero esprimerti, a titolo personale e istituzionale, un sincero ringraziamento per il lavoro svolto, per l’impegno profuso e per i risultati concreti raggiunti in un arco temporale estremamente complesso. Il risanamento delle condizioni finanziarie dell’Ente, il ripristino della regolarità amministrativa, la riorganizzazione degli uffici e la stabilizzazione di lavoratori che attendevano da anni risposte rappresentano atti di governo chiari, verificabili e non opinabili. Essi testimoniano una gestione improntata a responsabilità, trasparenza e rispetto del territorio e delle persone che lo abitano”.
Nel suo messaggio, il primo cittadino lega la decisione dell’ormai ex presidente a una scelta di coerenza istituzionale. “La tua scelta, pur dolorosa, appare coerente con una visione alta del ruolo pubblico: quando vengono meno le condizioni di fiducia, di leale collaborazione e di condivisione degli obiettivi, la permanenza negli incarichi rischia di tradire i principi stessi del buon governo”.
Palmieri chiude puntando il dito contro le dinamiche politiche che avrebbero portato alle dimissioni. “È altrettanto evidente che chi ha fatto venir meno tale fiducia non lo ha fatto nell’interesse degli Alburni, bensì per logiche estranee al bene comune, riconducibili a meri interessi di bottega, che nulla hanno a che vedere con l’amministrazione responsabile di un Ente pubblico”.
Una presa di posizione che apre ora una fase di forte incertezza per la Comunità Montana Alburni, in attesa di capire quali saranno i prossimi passaggi istituzionali.



