La Cassazione accoglie il ricorso del colonnello Fabio Cagnazzo e rinvia gli atti a Salerno in attesa decisione gup del 16 gennaio
A quindici anni dall’omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica ucciso nel 2010, l’inchiesta registra un passaggio decisivo. La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso presentato dalla difesa del colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo, ritenendo fondato il rilievo sulla mancanza dei gravi indizi di colpevolezza.
Secondo quanto stabilito dalla Suprema Corte, i presupposti che avevano portato all’adozione delle misure cautelari nei confronti di Cagnazzo non risultavano sostenuti da un quadro indiziario sufficientemente solido. Una valutazione che ha inciso sui punti centrali dell’indagine e che ha portato all’annullamento del provvedimento.
I giudici hanno quindi accolto il ricorso in relazione agli elementi che, circa un anno e due mesi fa, avevano determinato l’arresto del colonnello. Contestualmente, la Cassazione ha disposto il rinvio degli atti a Salerno, dove il procedimento dovrà ora proseguire alla luce delle indicazioni fornite.
Il caso resta comunque aperto. Il prossimo 16 gennaio il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Salerno sarà chiamato a decidere se disporre o meno il rinvio a giudizio di Fabio Cagnazzo in relazione all’omicidio di Angelo Vassallo, un delitto che continua a segnare profondamente la storia recente del Cilento.



