Il pomo della discordia, ancora una volta è il voto amministrativo dello scorso giugno ed ora si arriva alle carte bollate
Ieri è stato pubblicato un comunicato stampa sul profilo personale del Consigliere di opposizione Raffaele Pesce, che ha nuovamente sollevato il tema delle elezioni amministrative dello scorso giugno, vinte dalla coalizione dell’attuale sindaco Roberto Mutalipassi. Tuttavia, il risultato delle elezioni è stato contestato dall’opposizione, che ha avviato un ricorso al Tar. Le verifiche aggiuntive ordinate dal Tribunale Amministrativo Regionale dovrebbero concludersi il 7 giugno prossimo, e il verdetto finale del Tar sarà determinante per stabilire il risultato definitivo delle elezioni.
Il Consigliere Pesce ha mostrato la sua indignazione in un’immagine postata sul suo profilo personale, che rappresenterebbe le vere determinazioni del voto amministrativo. Il Tar sarà quindi l’ago della bilancia, ma nel frattempo, è interessante leggere le opinioni dei rappresentanti politici di Agropoli.
La situazione è ancora incerta e rimane da vedere quale sarà il risultato finale delle elezioni amministrative. Nel frattempo, l’opposizione e la coalizione al governo si confrontano sulla questione. Resta da stabilire se ci saranno ulteriori sviluppi nelle prossime settimane.
Il Consigliere Pesce
“Carissimi amici, data la solennità del giorno, oggi avrei preferito non parlare. Da ieri però, le sollecitazioni sono così numerose che non posso esimermi dal soffermarmi ancora sulla vicenda elettorale/processuale/amministrativa. Fino a questo momento, con riferimento al dato elettorale delle 21 sezioni, per serietà, ho usato soltanto termini come “gravi incongruenze”, errori, discrasie. Non ho fatto mai riferimento ad una eventuale volontarietà, ad una preordinazione, ad un disegno. Avrei voluto continuare a mantenere questo tono, che si confà pure al mio convinto garantismo. Ebbene, sono emerse risultanze che mi inducono a sostenere ben altro! Pertanto, non posso che assicurare a tutti voi, prima che a me stesso che, a prescindere dall’esito del processo amministrativo, e da tutto quanto ne conseguirà, si percorreranno tutte le strade che l’ordinamento costituzionale italiano prevede a tutela del voto democratico, della verità e della giustizia”.
Il Sindaco Mutalipassi
A distanza di poche ore il sindaco ha risposto al Consigliere, postando anche egli una nota stampa che pubblichiamo integralmente: “Sulla vicenda elettorale basta strumentalizzazioni Questa mattina ho dato mandato all’Avv. Domenicantonio D’Alessandro di valutare i presupposti di ogni possibile azione legale nei confronti di chi cerca di strumentalizzare i risultati della prima verifica disposta dal TAR Salerno, lanciando la notizia che il riconteggio delle schede scrutinate presso la sezione 21 decreti la mia sconfitta o peggio ancora insinuando che le incongruenze riscontrate siano in qualche modo a me imputabili.
Sotto il primo profilo, fermo restando che sarà I’A.G. competente a valutare la correttezza del dato, segnalo che quanto emerso dalla verifica eseguita nella giornata di ieri non altera il risultato elettorale, atteso che lo scarto di voti a mio favore resterebbe comunque amplissimo.
Sotto il secondo più importante profilo, tengo a precisare, anche a nome della coalizione che mi sostiene, di essere estraneo a qualsivoglia anomalia presente nelle schede elettorali in verifica, per cui ogni insinuazione di un mio coinvolgimento e/o collegamento con tali fatti sarà perseguita a norma di legge, costituendo un grave attentato alla mia immagine di politico e soprattutto di uomo.
Per tale ragione, ho chiesto al mio legale di monitorare costantemente tutti gli sviluppi della vicenda, preannunciandogli che, nel caso in cui la Procura della Repubblica dovesse ravvisare nelle suddette irregolarità/incongruenze ipotesi di reato, è mia ferma intenzione costituirmi parte civile contro i responsabili. E ciò non soltanto a mia tutela, ma innanzitutto perché riconosco che il rispetto della volontà popolare costituisca un valore imprescindibile ed una condizione essenziale per la pacifica coesistenza dei cittadini e per l’affermazione della legalità”.



