L’apertura del reparto Covid segnava la promessa da parte della politica di un ospedale per la cittadina, nulla di fatto
La promessa di riaprire l’ex ospedale civile di Agropoli sembrava vicina alla realizzazione quando è stato aperto il centro Covid durante la pandemia, ma ora la struttura sembra essere dismessa. Nonostante la richiesta chiara dei cittadini di avere un reparto di primo soccorso che possa far fronte alle emergenze, la situazione è preoccupante. Il reparto di medicina non è in grado di trattare i casi urgenti, la guardia medica è operativa solo di giorno e non c’è nemmeno un’ambulanza che fa base in città. L’ex sindaco Coppola aveva creduto ciecamente alle promesse fatte ma a distanza di poco più di due anni la situazione si rivelata diversa.
Reparti smobilitati
Con la smobilitazione quasi totale di medici e infermieri, se si presenta un’urgenza l’ambulanza deve partire da Vallo della Lucania, il che significa che non è garantito un pronto intervento rapido. È preoccupante che questa situazione si stia verificando a poche settimane dalla stagione estiva, quando la popolazione aumenta di quattro volte.
La politica che governa il Comune, la Provincia e la Regione sembra aver abbandonato Agropoli, nonostante l’attivazione del reparto Covid e l’investimento fatto durante l’emergenza. Invece di garantire un ospedale vero e proprio, la cittadina sembra essere stata presa in giro ancora una volta. È inaccettabile che Agropoli non abbia un ospedale con almeno i reparti essenziali per trattare l’emergenza. La situazione richiede l’attenzione urgente delle autorità competenti per garantire ai cittadini il diritto alla salute e alla sicurezza.



