
Alla scoperta di un momento tradizionale come la tosatura dell’ovino, soprattutto di una pecora che ha trovato casa nel Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni
Nel territorio campano, si rinnova l’antica tradizione della tosatura delle pecore, un gesto che va oltre il mero atto pratico, ma che abbraccia un impegno concreto nella salvaguardia di una razza autoctona in via di estinzione: la pecora bagnolese.
A portare avanti questa importante missione ci sono due pilastri fondamentali: l’Associazione Nazionale della Pastorizia (ASSONAPA) e l’Associazione Allevatori Campania Molise (AACM), Direttore ASSONAPA Silverio Grande Direttore AACM Augusto Calbi, Presidente AACM Davide Minicozzi.
Gli occhi sono puntati sul più grande allevamento di pecore bagnolesi, situato nel cuore del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni, gestito dall’azienda di Gaetano Cicchetti e dai suoi figli Ciro e Valter. Qui, la tosatura si configura non solo come una tradizione che si tramanda di generazione in generazione, ma anche come una pratica che assicura il benessere degli ovini in vista delle imminenti stagioni fredde.
Nell’ambito di questa straordinaria giornata, numerosi sono stati gli ospiti, appassionati e sostenitori convinti della razza autoctona. Un sentito ringraziamento va rivolto ad ASSONAPA e AACM che non solo promuovono attivamente questa causa, ma che si impegnano a sostenere gli allevatori che, con tenacia, operano nei paesi più remoti del nostro territorio.
Grazie a questo impegno condiviso, la pecora bagnolese ha la possibilità di continuare a popolare i pascoli campani, contribuendo così a preservare la diversità genetica e culturale che da secoli caratterizza il nostro splendido territorio.