All’inizio tutti speravano in un viaggio in Africa ma ben presto è emersa la realtà dei fatti, svelando l’arcano
In un piccolo paese dell’Alto Sele, il suono delle campane ha lasciato il posto al silenzio nella chiesa locale. Un giovane sacerdote ebolitano ha improvvisamente abbandonato il suo incarico, scatenando il caos tra i fedeli e gettando nel panico la comunità religiosa.
Senza preavviso e senza alcun messaggio, il prete è sgattaiolato via, lasciando la chiesa deserta e sospendendo ogni attività parrocchiale. Un colpo duro soprattutto per gli anziani del paese, devoti al rosario quotidiano e ai riti vespertini, che ora si ritrovano privati della loro guida spirituale.
Inizialmente, la notizia della misteriosa partenza ha suscitato varie speculazioni. Alcuni ottimisti suggerivano che il prete fosse partito per una missione in Africa, alimentando speranze di un ritorno nel tempo. Tuttavia, la realtà è emersa presto, svelando uno scandalo che ha scosso la comunità.
La popolazione si è divisa di fronte alla notizia, con la curiosità e l’incredulità a farla da padrone. Solo dopo un po’ di tempo è venuta a galla la verità dietro la fuga del prete: una relazione clandestina con una donna del posto, originaria di Battipaglia.
Già da tempo, i più attenti nella parrocchia avevano notato comportamenti confidenziali tra il sacerdote e la signora, ma nessuno poteva immaginare che tutto avrebbe avuto un epilogo così drammatico. Il prete, come un fuggitivo nella notte, ha abbandonato la sua responsabilità, lasciando la chiesa in balia del vuoto e le messe rinviare sine die.
Lo scandalo ha destato scalpore, ma soprattutto ha scosso la fiducia della comunità nei confronti del clero. Mentre alcuni cercano di affrontare la situazione con mormorii e sussurri, altri si chiedono cosa riserverà il futuro per la chiesa locale, ora priva di guida spirituale e in balia di chiacchiere e pettegolezzi. La fede, messa a dura prova, dovrà trovare la forza di risorgere dalle ceneri di uno scandalo che ha segnato profondamente il tranquillo paesaggio dell’Alto Sele.



