il giovane ha dichiarato di essere stato provocato dal padre, il quale avrebbe rivolto nei suoi confronti la frase: “Tu sei omosessuale!”
Oggi, presso il Tribunale dei Minori di Salerno, si è tenuta l’udienza di convalida dell’arresto del quindicenne di San Gregorio Magno coinvolto in un drammatico episodio di violenza domestica. Il giovane, nella notte tra venerdì e sabato scorsi, ha ferito il proprio padre con un coltello da cucina, dando inizio a un processo giudiziario che ha portato alla decisione della dottoressa Giuseppina Alfinito, Gip del caso.
Il giudice ha disposto il collocamento del ragazzo in una struttura protetta, mirando a fornire un ambiente sicuro per il suo reinserimento sociale, il proseguimento degli studi e il supporto socio-psicologico necessario. L’obiettivo è affrontare le cause profonde del gesto violento e lavorare sulle dinamiche familiari per prevenire futuri episodi simili.
L’alterco tra il giovane e il padre è culminato con il quindicenne che, durante una lite, ha impugnato un coltello e ha colpito l’uomo all’addome. Il padre è stato successivamente ricoverato presso l’ospedale di Oliveto Citra, ma, fortunatamente, le sue condizioni non sono risultate preoccupanti.
Durante l’udienza odierna, il giovane ha dichiarato di essere stato provocato dal padre, il quale avrebbe rivolto nei suoi confronti l’offensiva frase: “Tu sei omosessuale!” Tale affermazione avrebbe scatenato l’ira del ragazzo, portandolo a compiere l’atto violento.
Il caso evidenzia la complessità delle dinamiche familiari e pone in luce la necessità di affrontare non solo le conseguenze immediate dell’episodio, ma anche le cause sottostanti che hanno contribuito a generare tensioni all’interno del nucleo familiare. La decisione del Gip rappresenta un tentativo di coniugare la giustizia con l’opportunità di offrire al quindicenne un percorso di recupero e reintegrazione nella società.



