Un post sui social di Saverio Prota che ha il sapore di una lettera aperta, Mario Capo ha chiesto di intervenire a proprie spese
“Caro Sindaco, Assessori, e Responsabili del Cimitero di Agropoli, mi rivolgo a voi con un cuore gravato da una triste realtà che affligge il nostro Cimitero” e la preghiera di Saverio Prota richiama la vostra attenzione su una tomba che grida disperatamente per essere restaurata alla sua dignità.
Saverio, con tono di supplica, implora la benevolenza degli amministratori affinché si possa porre fine a un triste spettacolo che lui stesso definisce “scempio”. Si parla di una tomba al Cimitero di Agropoli, una lastra di marmo spezzata in due, priva di foto e con una scritta a malapena leggibile. Un simbolo visibile di abbandono e degrado che spezza il cuore di chiunque si imbatta in tale scena.
La situazione è tale che persino Mario Capo, ex consigliere comunale, offre il suo aiuto per ripristinare la tomba a proprie spese. Una tomba che è “occupata” da una salma che per strane ragioni ha il proprio giaciglio deturpato . Con fermezza, Capo sottolinea che non importa se la tomba sia di un giovane o di una persona anziana, di un povero o di un ricco, di un italiano o di uno straniero; ogni anima merita di riposare con dignità.
La testimonianza di Mario Capo è un richiamo diretto all’umanità e alla responsabilità collettiva. Egli ci chiede di vergognarci per la condizione in cui si trova quella tomba, e condivide il suo impegno a ripristinarla, dimostrando che il rispetto per la memoria di chi riposa nel Cimitero di Agropoli dovrebbe essere una priorità che supera qualsiasi ostacolo.
Questa non è solo una richiesta personale, ma un appello a colmare il divario tra il rispetto dovuto ai defunti e la realtà tangibile del degrado. Ogni tomba dovrebbe essere un luogo di riposo sereno e rispettoso, riflettendo l’importanza della vita che una volta ha abitato quei resti.



