Esulta la maggioranza in questi minuti, il Consiglio di Stato respinge il ricorso proposto, Mutalipassi continuerà ad amministrare
Il Consiglio di Stato respinge il ricorso del consigliere Raffaele Pesce, Agropoli non andrà al voto. Dopo circa 20 giorni l’organismo giudicante si è pronunciato a favore dell’amministrazione guidata dal sindaco Roberto Mutalipassi. Una città divisa tra chi sperava nel voto in almeno 4 sezioni e chi invece voleva, per ragioni di opportunità che si proseguisse con l’attuale amministrazione. Il Consiglio di Stato ha deciso mettendo la parola fine alla vicenda. Per i giuristi Il Consiglio di Stato ha omologato la vicenda di Agropoli a Riccione. Il voto nelle sezioni nn. 7, 14, 16 e 21 era funzionale a fugare qualsiasi dubbio sulla correttezza del voto di un anno e mezzo fa.
Ecco uno stralcio del documento
…il solo fatto della mancanza di corrispondenza tra il numero delle schede autenticate e il numero complessivo delle
schede votate e di quelle autenticate non utilizzate non è di per sé sufficiente a giustificare l’annullamento delle operazioni elettorali, ragion per cui, trattandosi in tutti questi casi di discordanze di proporzioni numeriche ridotte (poche unità) e non essendo accompagnata la censura da indici rivelatori di un’effettiva irregolarità delle operazioni elettorali, il motivo dev’essere respinto…
…Deve essere respinta anche la domanda con la quale l’avv. Pesce ha chiesto, in via gradata, la rettifica del risultato elettorale relativo ai candidati sindaci nella sezione n. 21, in quanto la correzione richiesta, che vedrebbe ridotto di sole 42 unità il numero complessivo di voti ricevuto dal sindaco eletto, non è idonea a incidere sull’avvenuto superamento (per 370 voti) della soglia necessaria a escludere il turno di ballottaggio…
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Seconda), definitivamente pronunciando, previa riunione degli appelli in epigrafe, così decide:
quanto al giudizio n.r.g. 8499/2023, dichiara improcedibile l’appello;
quanto al giudizio n.r.g. 8616/2023, accoglie l’appello principale, dichiara improcedibile l’appello incidentale del Comune e respinge gli appelli incidentali proposti dall’avv. Pesce e dal dott. Farnese.
Per l’effetto, in parziale riforma della sentenza appellata, respinge il ricorso di primo grado, integrato da motivi aggiunti, anche con riferimento alla domanda di annullamento delle operazioni elettorali relative alle sezioni nn. 7, 14, 16 e 21.
Compensa le spese del doppio grado del giudizio.
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall’autorità amministrativa.
Così deciso in Roma nella camera di consiglio del giorno 19 dicembre 2023 con l’intervento dei magistrati:
Dario Simeoli, Presidente FF Cecilia Altavista, Consigliere
Francesco Guarracino, Consigliere, Estensore Giancarlo Carmelo Pezzuto, Consigliere Maria Stella Boscarino, Consigliere



