L’uomo aveva appiccato l’incendio che distrusse ettari di vegetazione nell’agosto del 2021 tra Salvitelle e Caggiano
IL 66enne originario di Buccino, ex guardia ambientale al momento dei fatti, è stato condannato a 4 anni e 6 mesi di reclusione per il grave incendio che nel mese di agosto 2021 ha distrutto vasti terreni tra i comuni di Salvitelle e Caggiano. Il giudice ha ritenuto l’uomo responsabile dell’incendio, che ha coinvolto decine di ettari di vegetazione.
Danni e Risarcimento
Il condannato dovrà non solo scontare la pena ma anche risarcire i danni provocati. Il Comune di Caggiano, parte civile nel processo, ha ottenuto un risarcimento di 3600 euro per le spese processuali, rappresentato dall’avvocato Mariagrazia Caggiano.
Arresto e Indagini dei Carabinieri
I Carabinieri della Compagnia di Sala Consilina, in collaborazione con i Carabinieri Forestali di Polla, avevano eseguito il decreto di fermo del Pubblico ministero nei confronti del 66enne, che era poi finito agli arresti domiciliari. Le indagini, iniziate con i Carabinieri Forestali e ampliate successivamente dal nucleo operativo dei Carabinieri di Sala Consilina, hanno portato all’individuazione del responsabile.
Testimonianze Chiave e Registrazioni Video
Le testimonianze dei cittadini e le registrazioni video del sistema comunale di videosorveglianza sono risultate fondamentali per incastrare il colpevole. I cittadini avevano fornito descrizioni dettagliate della persona che aveva appiccato le fiamme, mentre le registrazioni video mostravano il 66enne transitare nella zona in cui era stato appiccato uno dei focolai.
Ricostruzione e Elementi di Prova
La perquisizione dell’auto del condannato aveva rivelato taniche vuote, residui di oli e carburanti, insieme ad alcuni strumenti idonei all’accensione del fuoco. Grazie agli accertamenti successivi, i Carabinieri avevano ricostruito i movimenti dell’uomo e individuato il punto preciso dell’incendio. Un testimone aveva confermato la presenza del piromane nella zona in cui il rogo era stato appiccato.
Questo insieme di prove ha consolidato il caso contro il 66enne, portando alla sua condanna e dimostrando la validità delle indagini condotte dai Carabinieri nella risoluzione del caso.



