Il tragico 12 febbraio del 1982, ad Arzano, mentre si trovava fuori servizio, venne raggiunto mortalmente da colpi di arma da fuoco
La Casa Circondariale di Vallo della Lucania sarà intitolata all’appuntato degli agenti di custodia Alfredo Paragano, vittima della camorra il 12 febbraio del 1982. Questa decisione è stata annunciata dall’Associazione Nazionale Polizia Penitenziaria, tramite il suo presidente Donato Capece.
Alfredo Paragano, nato a Perdifumo il 3 novembre 1943, prestava servizio presso la Casa Circondariale di Napoli Poggioreale. Il tragico 12 febbraio 1982, ad Arzano (NA), mentre si trovava fuori servizio, venne raggiunto mortalmente da colpi di arma da fuoco sparati da individui sconosciuti a bordo di un’auto. Le indagini hanno chiaramente evidenziato il coinvolgimento della camorra nell’omicidio. Il Ministero dell’Interno ha riconosciuto l’Appuntato Paragano come “Vittima del Dovere” ai sensi della Legge 466/1980.
Quel giorno, una fredda mattina di febbraio, Alfredo Paragano, dopo un periodo di ferie, stava tornando al lavoro quando è stato brutalmente assassinato. Gli aggressori, in un’auto, lo hanno seguito e poi apertamente attaccato, lasciandolo morire a pochi passi dalla sua famiglia, tra le grida disperate della moglie, di fronte alla piccola chiesa del quartiere.
Alfredo Paragano, con i suoi 39 anni, aveva una lunga storia di servizio nelle carceri italiane, dimostrando sempre integrità e onestà. La sua morte ha scosso profondamente la comunità e ha evidenziato i tempi difficili segnati dalla presenza della Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo e dal terrorismo delle Brigate Rosse. Le indagini hanno identificato la camorra come responsabile, anche se il gruppo specifico rimane ancora non identificato.
Il nome di Alfredo Paragano sarà ora associato alla Casa Circondariale di Vallo della Lucania, un tributo al suo sacrificio e alla sua dedizione allo Stato. La sua memoria continuerà a vivere attraverso questa intitolazione, ricordando a tutti il coraggio e la determinazione necessari nel contrastare la criminalità organizzata.



