Il bimbo morì dopo due ricoveri a causa di una grave dissenteria e problemi respiratori, ora i nuovi sviluppi giudiziari
La tragica vicenda di Alessandro Mondelli, un neonato di soli cinque mesi deceduto dopo due ricoveri presso l’azienda ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, ha visto recentemente nuovi sviluppi nel campo giudiziario.
Dopo l’esame dell’autopsia e le analisi tecniche del caso, otto operatori sanitari coinvolti nella cura del piccolo di Perdifumo sono stati prosciolti dalle accuse. Tuttavia, due pediatri rimangono sotto indagine da parte delle autorità.
La famiglia di Alessandro continua a cercare risposte riguardo a quanto accaduto. Il bambino fu inizialmente portato dai genitori all’ospedale Ruggi a causa di una grave dissenteria e problemi respiratori, che causarono il ricovero per disidratazione e difficoltà respiratorie.
Tuttavia, dieci giorni dopo il primo ricovero, il bambino si sentì male nuovamente poco dopo essere stato dimesso. Nonostante la madre lo portò immediatamente all’ospedale di Battipaglia, Alessandro morì poco dopo il suo arrivo al pronto soccorso, nonostante l’arrivo di un’ambulanza durante il tragitto.
L’avvio di un’inchiesta da parte della Procura di Salerno ha portato all’indagine su dieci persone coinvolte nel caso. Tuttavia, per otto di esse, la questione si è conclusa con il proscioglimento dalle accuse. Attualmente, l’attenzione investigativa è concentrata sui due pediatri.
La famiglia di Alessandro continua a cercare giustizia e verità sulla morte del loro piccolo, mentre l’indagine giudiziaria procede con nuove fasi e approfondimenti.



