Ora si dovrebbe optare per la “Licitazione privata” ossia indire una gara a chi offre il canone maggiore, l’inerzia sulle concessioni sta generando confusione
Nel contesto delle concessioni demaniali marittime, la località di Trentova si trova al centro di un acceso dibattito. Un’area demaniale marittima di dimensioni record, pari a 1.700 mq, è stata oggetto di richiesta per la concessione temporanea. Di questi, ben 1.258,84 mq sono destinati alla posa di attrezzature balneari mobili come ombrelloni e sdraio, mentre 441,16 mq sono riservati al mantenimento di opere esistenti per la sola stagione balneare 2024.
Scadenza e concorrenza per le concessioni
Il Comune aveva indicato il termine del 20 giugno scorso per inoltrare osservazioni o domande concorrenti sulla stessa porzione di costa. Ora, pare che sia stata presentata un’istanza per concorrere alla medesima concessione demaniale per l’installazione di uno stabilimento balneare. Questa nuova richiesta mette il Comune di fronte a una scelta cruciale: valutare la sicurezza imprenditoriale basata sulla forza economica della ditta richiedente o optare per una “Licitazione privata”, ossia indire una gara tra le concorrenti che offra il canone maggiore.
L’inerzia amministrativa e le sue conseguenze
Questa situazione è il risultato dell’inerzia delle amministrazioni locali riguardo alla gestione delle concessioni balneari. Per vari motivi, non sono stati indetti bandi regolari per le concessioni, causando una confusione che si ripercuote sugli stessi stabilimenti balneari. La mancanza di una chiara regolamentazione e l’incertezza amministrativa hanno creato un contesto di competizione e incertezza tra gli imprenditori del settore.
Intervento dell’AGCM
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) sta valutando attentamente la posizione di molte città costiere e la loro inerzia nel gestire le concessioni balneari. Questo monitoraggio mira a garantire che le procedure vengano svolte nel rispetto delle normative vigenti e che vengano adottate misure per evitare situazioni di monopolio o concorrenza sleale.
In questo scenario di incertezza e competizione, le amministrazioni locali sono chiamate a fare scelte ponderate per garantire trasparenza e equità nella gestione delle concessioni balneari, tutelando al contempo gli interessi economici e turistici della regione.



