Nonostante i dati positivi, non tutti condividono l’entusiasmo dell’amministrazione mentre si chiede il totale guadagnato dalla tassa di soggiorno
L’amministrazione comunale di Agropoli, guidata dal sindaco Roberto Mutalipassi, ha diffuso dati che hanno generato un acceso dibattito sul turismo cittadino. Secondo quanto riportato dalla piattaforma Paytourist, nel 2024 si sono registrati circa 20mila pernottamenti in più rispetto al 2023, passando da 128.659 a 147.789. Un incremento significativo si rileva anche nel numero di strutture registrate, che sono salite da 549 nel 2023 a 680 nel 2024, con un aumento particolare nelle locazioni brevi, passate da 107 a 181.
Le critiche degli operatori turistici
Nonostante i dati apparentemente positivi, non tutti condividono l’entusiasmo dell’amministrazione. Loredana Laureana, operatrice turistica ed ex presidente dell’AOTA (Associazione Operatori Turistici Agropolesi), ha sollevato dubbi sull’effettiva portata di questi numeri. “Ci sono 680 strutture registrate e 147.789 presenze. Facendo un calcolo semplice, significa una media di circa 1,20 persone al giorno per struttura, considerando solo sei mesi di attività. Non so se si possa davvero festeggiare con questi numeri”, ha dichiarato Laureana.
L’analisi di Pietro Lai
Anche Pietro Lai, titolare di una struttura ricettiva, ha espresso perplessità in merito. “I numeri non mentono, ma non sono sufficienti per parlare di un incremento del turismo. Il dato delle presenze non chiarisce quanto tempo abbiano soggiornato i turisti. Se ci sono state più presenze ma con soggiorni più brevi, il risultato potrebbe comunque essere negativo. Inoltre, manca un dato fondamentale: quanto ha incassato il Comune dalla tassa di soggiorno nel 2024 rispetto al 2023?”, ha affermato Lai, sottolineando la necessità di una maggiore trasparenza.
La replica del sindaco Mutalipassi
Il sindaco ha risposto alle critiche ribadendo l’oggettività dei dati. “I ventimila pernottamenti in più rispetto al 2023 sono un fatto. Non ci siamo detti soddisfatti, ma confortati, perché crediamo che la strada intrapresa sia quella giusta. Questo non è un punto di arrivo, ma un percorso che deve continuare, con l’auspicio di migliorare ulteriormente”, ha dichiarato Mutalipassi. Tuttavia, il primo cittadino non ha fornito risposte specifiche sulla destinazione dei proventi della tassa di soggiorno, come richiesto da diversi cittadini e operatori.
La richiesta di maggiore trasparenza
Al centro del dibattito rimane la necessità di chiarire alcuni aspetti fondamentali: il rapporto tra presenze e durata dei soggiorni, l’importo totale raccolto dalla tassa di soggiorno e come questi fondi siano stati reinvestiti per migliorare i servizi turistici della città. Solo con dati più completi e trasparenti sarà possibile comprendere se l’incremento di presenze registrato rappresenti davvero un successo per il turismo di Agropoli.



