I difensori del sindaco di Capaccio Paestum e Presidente della Provincia di Salerno puntano a spostare il processo a Vallo della Lucania
Franco Alfieri è giunto questa mattina, intorno alle ore 9, presso la cittadella giudiziaria di Salerno. Ad accompagnarlo, il figlio e i suoi legali difensori. In aula era già presente sua sorella, Elvira Alfieri, amministratrice della ditta di famiglia.
L’accusa
Secondo la Procura di Salerno, la società di famiglia, Alfieri Impianti s.r.l., sarebbe coinvolta in un presunto “patto corruttivo”. L’accordo, secondo gli inquirenti, si sarebbe concretizzato con l’affidamento di un subappalto del valore di 250mila euro da parte della Dervit s.p.a. all’azienda degli Alfieri, in cambio di reciproci favori legati ad altre gare pubbliche per futuri lavori di pubblica illuminazione.
Reati contestati
Le ipotesi di reato formulate dalla Procura comprendono corruzione e turbativa d’asta per diversi indagati. Per Franco Alfieri, inoltre, è stato contestato anche il reato di falso in atto pubblico.
Udienza rinviata
L’udienza odierna è stata rinviata al 10 marzo, data in cui la Corte di Cassazione si pronuncerà sulle misure cautelari applicate nei confronti di Alfieri.
Richiesta di trasferimento del processo
I legali della difesa puntano a ottenere lo spostamento del processo a Vallo della Lucania, basando l’istanza sull’eccezione che il presunto passaggio di denaro sarebbe avvenuto nel comune di Torchiara.



