Operazione condotta dalla Capitaneria di Porto di Agropoli con il supporto delle Guardie Nita e del reparto droni CIFIT
Questa mattina, personale della Guardia Costiera di Santa Maria di Castellabate e di Agropoli, insieme al Nucleo Sub Guardia Costiera di Napoli, con il supporto delle Guardie NITA e del reparto droni CIFIT, ha eseguito un decreto di sequestro relativo a campi di ormeggio e alla barriera frangiflutti situati nello specchio acqueo “Le Gatte”, nel comune di Castellabate.
L’operazione è stata condotta sotto dalla Capitaneria di Porto di Agropoli su disposizione della Procura della Repubblica di Vallo della Lucania, diretta dal procuratore capo Francesco Rotondo. Il provvedimento è stato emesso dal GIP del Tribunale cilentano, nell’ambito di un’indagine che mira a contrastare l’occupazione abusiva del demanio marittimo.
Secondo quanto accertato, l’occupazione avveniva senza alcuna autorizzazione, attraverso la realizzazione illecita di un campo di ormeggio per natanti da diporto. L’infrastruttura abusiva era composta da corpi morti in cemento, gavitelli, grosse cime e catenarie ancorate al fondale marino, collegate a una barriera frangiflutti preesistente, priva di certificazione di collaudo e di regolare esecuzione dei lavori.
Il sequestro impedisce ora l’ulteriore utilizzo delle opere irregolari e la prosecuzione dell’occupazione abusiva, con l’ormeggio di natanti, garantendo così la tutela dell’area marina protetta di Santa Maria di Castellabate. L’intervento rappresenta un’importante azione di salvaguardia dell’ambiente marino e del rispetto delle normative demaniali.
Il procedimento si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, e il fondamento delle ipotesi accusatorie dovrà essere verificato nel corso delle successive fasi processuali. Le autorità competenti continueranno a monitorare il territorio per contrastare eventuali altre forme di occupazione abusiva del demanio marittimo, assicurando la protezione delle acque e delle coste cilentane.



