Secondo la ricostruzione dei fatti, l’anziana ha ricevuto una telefonata in cui un uomo si è finto suo nipote e di avere bisogno di denaro
Marina di Camerota – Una truffa ai danni di un’anziana di 89 anni ha scosso la comunità di Marina di Camerota. Un malvivente, spacciandosi per il nipote al telefono, è riuscito a sottrarle 11.000 euro in contanti e gioielli per un valore stimato di 20.000 euro. L’episodio si inserisce in una serie di raggiri che mirano alle persone più vulnerabili, facendo leva sui sentimenti e sulla paura.
Il modus operandi della truffa
Secondo la ricostruzione dei fatti, l’anziana ha ricevuto una telefonata in cui un uomo si è finto suo nipote, sostenendo di trovarsi in difficoltà e di avere bisogno urgente di denaro. Spaventata e desiderosa di aiutare il presunto parente, la donna ha seguito le istruzioni dell’interlocutore, consegnando la somma e i gioielli a un complice del truffatore, presentatosi poco dopo alla sua abitazione. Solo in seguito, la vittima si è resa conto del raggiro e ha denunciato l’accaduto alle forze dell’ordine.
L’allarme del Comune
A seguito dell’episodio, il Comune di Marina di Camerota ha diffuso un messaggio di allerta attraverso la propria pagina Facebook, esortando la cittadinanza alla massima prudenza. “Non fidatevi di telefonate improvvise che chiedono soldi; prima di fare qualsiasi cosa, chiamate un familiare per verificare la veridicità della richiesta; non consegnate mai denaro o oggetti di valore a sconosciuti; in caso di sospetti, contattate subito le forze dell’ordine. Diffondiamo questo messaggio per proteggere i nostri cari!” si legge nel post.
Come difendersi dalle truffe telefoniche
Gli esperti suggeriscono alcune precauzioni per evitare di cadere vittima di simili raggiri:
- Non fidarsi mai di telefonate improvvise che chiedono denaro.
- Contattare direttamente il familiare coinvolto per verificare la situazione.
- Non aprire la porta a sconosciuti e non consegnare denaro o beni di valore.
- Segnalare immediatamente episodi sospetti alle forze dell’ordine chiamando il 112.
Le forze dell’ordine continuano a indagare sul caso e invitano i cittadini a prestare attenzione, diffondendo il messaggio tra i propri cari, soprattutto tra le persone più anziane e fragili.



