In una nota stampa Capozzolo si rammarica di tutto il clamore che il suo incarico ha destato, “Il Cilento vittima di giustizialismo a mezzo social”
Arriva la nota stampa del funzionario pubblico Giuseppe Capozzolo dirigente al comune di Agropoli e da poco anche al comune di Capaccio, dopo l’interrogazione parlamentare del sen. Antonio Iannone. Il parlamentare chiedeva al Ministro di sollecitare il Commissario Lo Castro di sollevare Capozzolo dalle proprie mansioni a Capaccio Paestum, che ricordiamo, incarico avuto con l’ultima delibera dell’amministrazione da poco caduta.
Pubblichiamo il testo integralmente
“Con rammarico e delusione mi ritrovo a leggere su tutte le testate giornalistiche locali e sui social Media che un senatore della repubblica, tale Senatore Iannone mette in dubbio la mia professionalità lavorativa, contesta l’idoneità a svolgere il mio lavoro chiedendo, con un interrogazione parlamentare, al Ministro dell’Interno di sollecitare il Commissario Prefettizio della Città di Capaccio Paestum Dott. Lo Castro a sollevarmi dall’incarico lavorativo.
Il Senatore Iannone, politico di lungo corso, prima di scrivere tale interrogazione avrebbe potuto informarsi in maniera completa sulla mia persona, sulla mia esperienza e competenza, nonché sull’oggetto e consistenza del procedimento per peculato che mi ritrovo con rammarico ad affrontare.
Il mio senso del dovere istituzionale, la mia esperienza professionale, mi hanno portato ad accettare questa sfida in un comune in condizioni di predissesto per errata gestione della contabilità armonizzata sin dal 2015.
Davanti a tali infamanti illazioni, riportate addirittura in questa interrogazione parlamentare, e diffuse a mezzo social e organi di stampa, ho preso la decisione di lasciare il destino della gestione economica finanziaria della città di Capaccio Paestum a chi sarà magari più idoneo di me, e mi auguro più bravo! Riservandomi, di adire alle vie legali per tutelare la mia immagine e la mia reputazione personale e professionale.
Io sono stato uno di quei Nostri giovani di cui tanto si parla, cresciuto con sani principi, Laurea, Master in gestione di Aziende Pubbliche, Dottore Commercialista e Revisore Contabile, costretto ad abbandonare la propria terra per andare a vincere un concorso pubblico a Sesto Fiorentino (FI), ma ritornato caparbiamente nel 2010 per dedicare con amore e abnegazione la vita a servizio della cosa pubblica.
Purtroppo il Nostro Cilento è vittima di un delirio di giustizialismo, per il quale si è pronti a condannare le persone a mezzo social senza conoscere niente, a predicare la propria idea come bene comune in una sorta di fascismo intellettuale che demolisce la democrazia.
Sono queste persone piene di livore e cattiveria che non vogliono bene al Territorio e che anzi lo distruggono in un meccanismo autolesionista.
Ringrazio il Segretario Generale del Comune di Capaccio Paestum per avermi cercato e aver creduto in me, il Commissario Prefettizio per avermi dato fiducia il primo giorno che l’ho incontrato, quando gli ho rappresentato di essere stato il responsabile finanziario di Alfieri ad Agropoli, rimettendo il mio incarico nelle sue mani. Non mi resta che fare un in bocca al lupo alla Città di Capaccio Paestum e ai colleghi augurandogli di superare presto questo momento”.



