Gli archeologi ipotizzano che le tombe non siano elementi isolati, ma facciano parte di un nucleo sepolcrale più esteso
Durante le recenti attività di sorveglianza archeologica nel comune di Atena Lucana, condotte sotto la direzione scientifica della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Salerno e Avellino (SABAP SA-AV), sono emerse due antiche sepolture risalenti all’epoca tardo-romana. Le operazioni di scavo, eseguite dalla ditta Cargo nell’ambito di un intervento per un elettrodotto, hanno visto la collaborazione della società Archeoservizi, che ha seguito le indagini archeologiche.
Le caratteristiche delle tombe
Le due sepolture presentano condizioni differenti. La prima, sebbene parzialmente rimaneggiata, conserva ancora la copertura originaria in tegole e custodisce un apparato scheletrico con pochi elementi di corredo. La seconda, invece, appare notevolmente manomessa da precedenti lavori, con il recupero limitato a resti osteologici e alcuni frammenti della struttura tombale.
Un possibile nucleo sepolcrale più ampio
Gli archeologi ipotizzano che le tombe non siano elementi isolati, ma facciano parte di un nucleo sepolcrale più esteso, legato alla presenza romana nell’area. Il ritrovamento conferma l’importanza storica del territorio e la continuità della sua frequentazione in epoca antica.
Collaborazione e valorizzazione del patrimonio
Fondamentale, in questo contesto, si è rivelata la sinergia tra la SABAP SA-AV ed E-distribuzione, che ha permesso di arricchire ulteriormente il quadro delle testimonianze archeologiche nel Vallo di Diano. La scoperta sottolinea ancora una volta il valore delle attività di sorveglianza preventiva nella tutela e valorizzazione del patrimonio culturale del territorio.



