Nel processo, per l’incidente sulla A2 del Mediterraneo a Eboli, riconosciuto il ruolo dei parenti e dell’associazione Vittime della Strada
La ricerca di giustizia per la morte degli avvocati Mario Valiante e Wilma Fezza entra in una nuova fase, mentre i loro familiari trovano finalmente spazio nel processo che punta a chiarire le responsabilità dell’incidente avvenuto sulla A2 del Mediterraneo, nei pressi di Eboli.
Il gup del Tribunale di Salerno ha accolto la costituzione di parte civile dei parenti delle vittime e dell’associazione Vittime della Strada. Una decisione che consente loro di partecipare attivamente al dibattimento, avviato nei confronti del camionista accusato di aver provocato la carambola in cui rimasero coinvolte sette auto.
Secondo la ricostruzione ufficiale, l’auto su cui viaggiavano Valiante e Fezza era l’ultima della fila ferma allo svincolo di Eboli. L’urto dell’autoarticolato ha generato un impatto devastante. I due coniugi sono morti sul colpo, schiacciati dal mezzo pesante.
Le perizie tecniche effettuate subito dopo l’incidente hanno escluso responsabilità per gli altri automobilisti in coda. L’unico indagato per omicidio stradale è infatti il camionista, un 47enne di Montoro, che dovrà rispondere delle accuse davanti al giudice.
Il processo proseguirà nelle prossime settimane, mentre i familiari delle vittime attendono che venga fatta piena luce su quanto accaduto.



