Al Tribunale di Lagonegro il procedimento contro Pietro Pessolano per presunte frasi ingiuriose rivolte all’agropolese Sabrina Capozzolo, richiesta risarcitoria da 25mila euro
È iniziato al Tribunale di Lagonegro il procedimento penale a carico di Pietro Pessolano, ex sindaco di Auletta, accusato di diffamazione aggravata ai sensi dell’articolo 595, comma 3 del Codice Penale. L’accusa riguarda presunte espressioni ingiuriose rivolte alla agropolese Sabrina Capozzolo, ex presidente della Fondazione MIdA.
I fatti risalgono al 2023. Secondo quanto riferito, Capozzolo dichiarò che Pessolano, all’epoca primo cittadino di Auletta, parlando apertamente con lei avrebbe affermato: “Hanno nominato la zoc… di turno”. La frase sarebbe stata pronunciata in riferimento alla gestione della Fondazione, con particolare riguardo all’organizzazione di una cena di Natale per i dipendenti, iniziativa che l’ex sindaco avrebbe ritenuto uno sperpero di denaro pubblico.
In seguito a quelle parole, Sabrina Capozzolo decise di presentare querela. Pessolano replicò successivamente con un video pubblicato sui social network, nel quale chiarì la propria posizione affermando: “Non permetterò a nessuno di gestire il bene pubblico in modo dissennato come il famoso caso Zoccola a Salerno” (l’imprenditore di cooperative salernitane all’epoca al centro di un’inchiesta su presunte clientele negli appalti comunali, ndr).
Nel corso della prima udienza erano previsti l’esame della persona offesa e l’ascolto di due testimoni. Con il consenso della difesa dell’imputato, rappresentato dall’avvocato Claudio Parisi, il giudice ha disposto l’acquisizione delle sommarie informazioni testimoniali rese dai due testimoni in fase di indagine. Sabrina Capozzolo è stata invece ascoltata in esame e controesame.
Nel corso dell’udienza, l’ex presidente della Fondazione MIdA ha avanzato una richiesta di risarcimento pari a 25mila euro, a titolo di danno di immagine e danni morali.
Il procedimento proseguirà il 15 aprile del prossimo anno, data in cui è previsto l’ascolto di Pietro Pessolano.



