Il Consiglio comunale di Roccadaspide respinge la proposta di Direzione Futura sull’adesione alla campagna R1PUD1A di Emergency, scontro politico su pace diritti umani e ruolo delle istituzioni
La maggioranza guidata dal sindaco Gabriele Iuliano ha bocciato la mozione per l’adesione del Comune di Roccadaspide alla campagna R1PUD1A di Emergency. La decisione è arrivata durante l’ultima seduta del Consiglio comunale e ha segnato una netta chiusura rispetto a una proposta che puntava a un impegno simbolico e istituzionale sul tema della pace.
La mozione era stata presentata dal gruppo consiliare di minoranza Direzione Futura. L’atto chiedeva al Comune di aderire ufficialmente alla campagna “R1PUD1A”, di esporre presso la Casa comunale uno striscione con la scritta “Questo Comune R1PUD1A la guerra”, in un luogo visibile, e di promuovere iniziative di sensibilizzazione sulla pace e sui diritti umani, anche in collaborazione con Emergency, le scuole e le associazioni locali.
Nel testo si proponeva inoltre di rinnovare l’impegno dell’ente a sostenere politiche locali e nazionali coerenti con i principi costituzionali di pace, solidarietà e giustizia, e di comunicare formalmente a Emergency l’adesione alla campagna.
Secondo la minoranza, la bocciatura ha chiuso “un’occasione concreta per affermare, in modo condiviso e senza distinzioni politiche, i valori della pace, della solidarietà e del ripudio della guerra”. Durante il dibattito, viene inoltre segnalato l’abbandono dell’aula da parte del vicesindaco, gesto interpretato come disinteresse verso un tema che avrebbe richiesto “serietà e responsabilità”.
Al centro dello scontro politico anche l’intervento del sindaco Gabriele Iuliano, che ha definito la mozione un semplice “modo per lavarsi la faccia”. Il primo cittadino ha motivato il voto contrario sottolineando l’assenza, nel testo, di una presa di posizione contro il Governo nazionale sull’invio delle armi.
Una motivazione che Direzione Futura giudica “pretestuosa”. La mozione, ribadiscono i consiglieri di minoranza, “non era contro qualcuno, ma chiaramente a favore di qualcosa: della pace, del rispetto dei diritti umani e dei principi sanciti dall’articolo 11 della Costituzione, secondo cui ‘l’Italia ripudia la guerra’”. Non un atto di propaganda, ma “un gesto simbolico e istituzionale, volto a lanciare un messaggio chiaro alla comunità”.
La minoranza evidenzia inoltre che, se il nodo fosse stato realmente la mancanza di un riferimento all’invio delle armi, il sindaco avrebbe potuto farsi carico di una proposta alternativa. “Il Sindaco avrebbe potuto accogliere la richiesta pervenuta mesi fa e farsi carico di scrivere lui stesso una proposta di deliberazione, includendo tutte le posizioni che riteneva più opportune”, sottoponendola poi alla Giunta o al Consiglio. Una proposta che, assicurano, sarebbe stata sostenuta.
Alla base della posizione di Direzione Futura c’è la convinzione che la prevenzione dei conflitti passi dalla costruzione di una cultura della pace, soprattutto tra le nuove generazioni. Un percorso che, secondo i proponenti, deve attraversare educazione, confronto e momenti di riflessione collettiva, anche grazie al contributo di realtà come Emergency, impegnate da anni sul campo.
La bocciatura della mozione viene quindi letta come “non solo un’occasione persa, ma anche un’evidente incoerenza rispetto alle dichiarazioni pubbliche di contrarietà alla guerra spesso espresse dall’amministrazione”. Nonostante l’esito del voto, la minoranza assicura che continuerà a impegnarsi “affinché Roccadaspide possa essere una città capace di prendere posizione con coraggio e di promuovere, senza ambiguità, i valori della pace e della solidarietà”.



