
In Italia non esiste una legge che garantisca questo diritto ai pazienti oncologici, il che li rende ancora vulnerabili alle discriminazioni
Tommaso Pellegrino, chirurgo oncologo di fama internazionale e Consigliere Regionale della Regione Campania, si unisce alla campagna nazionale “Io non sono il mio tumore” promossa dalla Fondazione AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica). La campagna mira a promuovere il diritto all’oblio oncologico e a porre fine alle discriminazioni che i pazienti oncologici spesso subiscono nella società.
Secondo Pellegrino, è fondamentale garantire ai pazienti oncologici gli stessi diritti degli altri cittadini, poiché la malattia non deve essere usata come un fattore discriminante. Grazie ai progressi della scienza e della chirurgia, oggi la sopravvivenza ai tumori è sempre più possibile, e per questo motivo è importante che i pazienti oncologici possano accedere a tutti i servizi offerti alla società.
Purtroppo, in Italia non esiste una legge che garantisca questo diritto ai pazienti oncologici, il che li rende ancora vulnerabili alle discriminazioni. Ad esempio, spesso i pazienti oncologici trovano difficoltà nell’ottenere mutui, prestiti, adozioni e assicurazioni, a causa della loro malattia. La promozione del diritto all’oblio oncologico mira a garantire che i pazienti guariti da una patologia tumorale non siano più rappresentati dalla malattia.
“La guarigione dalla malattia tumorale è possibile, e questo ci deve spingere a lottare per garantire ai pazienti oncologici gli stessi diritti degli altri cittadini”, ha dichiarato Pellegrino. “Dobbiamo porre fine alle discriminazioni e garantire il diritto a non essere rappresentati dalla malattia”.
La partecipazione di un professionista di alto livello come Pellegrino alla campagna “Io non sono il mio tumore” rappresenta un importante passo avanti nella sensibilizzazione della società sulla questione dell’oblio oncologico. La campagna mira a promuovere l’uguaglianza e la giustizia per tutti, indipendentemente dalla loro condizione di salute, e rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro la discriminazione.