Per ora arrivano le contravvenzioni elevate nel 2017, tutto sembra preordinato per gettare ombre sull’operato dell’ex Comandante Cauceglia
Continua la guerra intestina all’interno del comune di Agropoli tra il nuovo comandante della Polizia Municipale ed il Precedente. Infatti Rinaldi ha setacciato tutti gli atti e contravvenzioni che sono state elevate negli anni dalla Polizia Municipale al tempo di Cauceglia.
Per ora sono state riesumate le multe del 2017 e proseguiranno fino a quando Cauceglia, lo scorso anno, non è stato esautorato. Allo stesso tempo l’amministrazione Mutalipassi sembra aver necessità di liquidità e le multe annullate in autotutela possono rappresentare un viatico per le casse comunali.
Intanto il Comandante Rinaldi cerca di spiegare l’inspiegabile: «Le ingiunzioni di pagamento che sono state notificate in questi giorni dalla società incaricata dal Comune di Agropoli per la riscossione coattiva attengono alle sanzioni al Codice della Strada elevate nell’anno 2017 dall’autovelox e dallo scout speed, multe per le quali i precedenti responsabili non hanno mai elaborato il “ruolo coattivo” perché la documentazione era irreperibile».
«Questo ruolo – precisa Rinaldi – che consta di circa 1.800 morosi, è stato elaborato dopo accurate ricerche fatte dal sottoscritto che hanno portato a reperire solo una parte della documentazione rinvenuta in un archivio, e per “parte” si intende che non tutti i verbali sono stati rinvenuti e nemmeno tutte le ricevute di pagamento.
Pertanto, al fine di evitare un danno erariale, l’ente ha dovuto comporre una lista di carico includendo inevitabilmente anche qualche contribuente che aveva già pagato”.
A rispondere ora è un rappresentante della passata amministrazione che sentitosi chiamato in causa ha voluto sottolineare alcuni passaggi, la difesa del modus operandi dell’epoca: “In realtà non credo che manchi la documentazione, sono portato a pensare che non avendo istruito le pratiche in tempo ed essendo in ritardo, per paura della prescrizione e nel tentativo di fare soldi, hanno chiesto il pagamento di tutto: multe pagate, multe annullate, multe in attesa di conclusione del contenzioso, multe non pagate”.
Il politico aggiunge: “La legge prevede che il periodo di prescrizione è 5 anni: “Se una multa è stata fatta a giugno 2017 si prescrive a giugno 2023. La notifica dell’ingiunzione a fine dicembre è tardiva, è carta straccia, ma per farlo valere i cittadini dovranno fare una causa”



