Doveva essere una galleria ferroviaria ma che non è mai stata utilizzata, il video di quello che ora è un deposito di reperti fa il giro del mondo
Sotto la maestosa Acropoli di Velia, a sessanta metri di profondità, si cela un affascinante segreto del passato: una galleria ferroviaria ottocentesca, ora in disuso, che è stata trasformata in un deposito per ospitare una ricca collezione di reperti antichi rinvenuti nella città. Nel coinvolgente video, guidati dal competente funzionario archeologo del Parco, Francesco Uliano Scelza, ci immergiamo nelle profondità della galleria alla scoperta di autentici tesori storici.
Questo spazio è al centro di un progetto ambizioso di riqualificazione che mira a renderlo completamente accessibile a tutti i visitatori. Tra le novità previste, spicca la realizzazione di un moderno ascensore che collegherà l’acropoli alla galleria sottostante, facilitando l’accesso e permettendo a un pubblico più ampio di immergersi nella straordinaria storia di Velia.
La visione del Parco archeologico è quella di trasformare questa galleria in un deposito interattivo, dove i reperti potranno essere ammirati e studiati dagli appassionati di archeologia e dai visitatori curiosi. Il progetto non solo preserva il ricco patrimonio storico della città, ma lo rende anche fruibile e accessibile, contribuendo a diffondere la conoscenza e l’interesse per la cultura antica.
Con questa iniziativa, Velia si prepara a offrire un’esperienza ancora più coinvolgente e accessibile a tutti coloro che desiderano esplorare le profondità della sua storia secolare. Un connubio perfetto tra passato e futuro, dove la modernità si fonde armoniosamente con la ricchezza del patrimonio archeologico.




Il Parco Archeologico si è appropriato di una idea non sua , non riconoscendo l’originalità al suo vero ideatore , che risale al 2015. Bravo il soprintendente Zuchtriel che firma progetti ideati da altri, evitando accuratamente di riconoscere meriti non suoi . Disponibile a fornire i documenti di prova di questa enorme mistificazione. Ing. Walter Sacco