Oltre alla maggior tutela di un prodotto antico, la possibilità di commercializzarlo in Italia e all’estero
Presso la sede del neonato Consorzio di Tutela del Fico Bianco del Cilento DOP, situata a San Pietro a Perdifumo, si sono concretizzati gli ambiziosi obiettivi di preservare la qualità e la tradizione di questo pregiato frutto, promuovendolo sui mercati nazionali ed esteri e trasformandolo in un autentico tesoro immateriale per attrarre turisti.
Il Consorzio è composto da esperti fichicoltori, tra cui Aderico Venuti, Angelo Venuti, Giovanna Guariglia, Angelo Guariglia, Carmela Pecora e Giuseppe Oricchio, Antonio Sabia, Francesco Vastola. Alla guida dell’organizzazione, il presidente Guido Ruocco e il vice presidente Aderico Venuti.
Ettore Bellelli, presidente di Coldiretti, sottolinea l’importanza della costituzione del Consorzio come un’opportunità significativa per le aziende e il territorio. La collaborazione tra produttori, trasformatori e confezionatori mira a promuovere un prodotto di assoluta qualità, attirando visitatori e appassionati. Bellelli afferma che i consorzi sono fondamentali per tutelare, promuovere e informare i consumatori sulla Denominazione di Origine Protetta (DOP) che rappresentano, sottolineando che per il Cilento questo è un momento storico.
“Creare un consorzio di tutela significa dare qualità, tutelare il prodotto e permettere ai produttori di lavorare su nuovi progetti per promuovere sempre di più un prodotto di eccellenza. Valorizzato e condiviso, il Fico Bianco del Cilento DOP può diventare l’ambasciatore del Cilento,” afferma Bellelli.
Il presidente Guido Ruocco aggiunge che il Consorzio intensificherà la tutela della produzione, difendendo la Denominazione di Origine Protetta in Italia e all’estero. Questo rappresenta una svolta fondamentale per il Fico Bianco del Cilento, un prodotto unico al mondo, ora certificato e tutelato dal Consorzio.
La DOP “Fico Bianco del Cilento” fa riferimento alla cultivar Dottato, introdotta dai coloni greci e che ha caratterizzato il paesaggio campano per millenni. Catone e Varrone menzionavano già l’utilizzo dei fichi essiccati come base alimentare per la manodopera impiegata nei campi del Cilento e della Lucania.
L’area di elezione per la produzione del Fico Bianco del Cilento si estende dalle colline litoranee di Agropoli fino al Bussento, ai limiti meridionali della Campania, coinvolgendo 68 comuni della provincia di Salerno. Attualmente, la Campania detiene oltre il 30% della produzione nazionale di fichi, con 18.000 kg di prodotto certificato da Agroqualita su circa 100 ettari di territorio, secondo il Disciplinare di Produzione.
Il presidente Ruocco conclude affermando che la costituzione del Consorzio segna una nuova era per il Fico Bianco del Cilento, permettendo di preservare la sua autenticità e qualità, oltre a promuoverlo come un simbolo del territorio cilentano, capace di attirare visitatori da ogni parte del mondo.



