Facciamo chiarezza sul perché la Posidonia non può essere reimmessa a mare, ecco perché l’operazione dello scorso anno non è più praticabile
In una recente intervista rilasciata dall’Assessore al Porto al Demanio e al Patrimonio di Agropoli, Giuseppe Di Filippo, evidenzia la gestione della posidonia spiaggiata. L’assessore ha sottolineato l’importanza di un intervento tempestivo per preservare le spiagge interessate da questo fenomeno e ha annunciato l’impiego di fondi residui per la pulizia, richiamando l’efficacia di tale pratica nell’anno precedente. Agropoli iniziò l’operazione di vagliatura riportando la posidonia a mare, secondo quanto indicato dalla legge n.60/22 detta “SALVAMARE”, rimasta in vigore per un breve lasso di tempo.
Cause e Impatto dell’Innalzamento delle Temperature
L’innalzamento delle temperature è stato identificato come uno dei principali fattori che contribuiscono al fenomeno della posidonia spiaggiata. Questa specie vegetale, vitale per gli ecosistemi marini, soffoca e muore, trasportata dalle correnti fino a depositarsi sulle spiagge. Tuttavia, è fondamentale comprendere che la mancanza di correnti sottomarine è spesso causata da interventi umani non adeguatamente considerati.
Nuove Normative Regionali e Linee Guida
La Regione Campania, attraverso la Delibera di Giunta Regionale n°21 del 17.01.2024, ha introdotto linee guida dettagliate per la gestione delle Biomasse Vegetali Spiaggiate, compresa la posidonia. Queste normative delineano le modalità di raccolta, gestione e riutilizzo delle alghe marine depositate sulle spiagge, fornendo un quadro chiaro per le autorità competenti.
Re-Immissione in Ambiente Marino: Leggi e Autorizzazioni
Una delle questioni cruciali è la re-immissione della posidonia in mare. Secondo le nuove disposizioni, questa operazione è considerata un’attività di smaltimento soggetta alle normative ambientali vigenti. La legge 69 del 21.05.2021, che temporaneamente escludeva la posidonia spiaggiata dalla classificazione dei rifiuti, non è più applicabile.
Punti di Scarico Idonei e Studio Sito-Specifico
La re-immissione in mare deve avvenire in punti di scarico appositamente designati, noti come “fondi di macerazione”. Questi siti devono essere scelti in base alla profondità, alle correnti e alla morfologia del fondale, con attenzione particolare a uno studio sito-specifico. L’obiettivo è evitare il rilascio incontrollato di posidonia, preservando gli investimenti e garantendo la salute degli ecosistemi marini.
Intanto la Posidonia torna a minacciare la stagione estiva, lo scorso anno l’operazione al Lido Azzurro è stato salutato dall’Amministrazione con estrema soddisfazione, senza pensare che la spesa, eccessiva, di un lavoro che ha rappresentato solo un palliativo e non la soluzione.



