A farsi portavoce è il presidente della Comunità Montana Vittorio Esposito presso il Prefetto Francesco Esposito ed il Questore Giancarlo Conticchio
La Comunità Montana Vallo di Diano si fa portavoce della crescente preoccupazione che sta attraversando i comuni del territorio a causa dell’aumento di furti e rapine. Un fenomeno che, nelle ultime settimane, si è intensificato, generando paura e insicurezza tra i cittadini, in particolare tra gli anziani, spesso soli e vulnerabili.
Il Presidente della Comunità Montana, Vittorio Esposito, ha rivolto un accorato appello al Prefetto Francesco Esposito e al Questore Giancarlo Conticchio, affinché vengano adottate misure concrete per contrastare questa ondata criminale. “Avvertiamo il dovere morale di rappresentarVi la nostra preoccupazione in quanto, di recente, si sono intensificati episodi di furti e rapine che stanno interessando tutte le nostre comunità”, ha dichiarato Esposito.
L’assenza di un Tribunale e di un Carcere, la mancata istituzione di un Commissariato di Polizia e la cronica carenza di forze dell’ordine rendono il Vallo di Diano un bersaglio facile per i malviventi. Una situazione che ha portato a un clima di tensione diffusa, con il rischio che i cittadini, sentendosi abbandonati, possano cercare soluzioni autonome per garantire la propria sicurezza.
Per affrontare il problema, i sindaci dei comuni di Atena Lucana, Buonabitacolo, Casalbuono, Monte San Giacomo, Montesano sulla Marcellana, Padula, Pertosa, Polla, Sala Consilina, Sanza, Sassano, Sant’Arsenio, San Pietro al Tanagro, San Rufo e Teggiano chiedono la convocazione urgente del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza. L’obiettivo è che questo incontro si tenga direttamente presso la sede della Comunità Montana a Padula, come segnale forte della presenza delle Istituzioni sul territorio.
“La tutela dell’incolumità personale e della proprietà privata è una responsabilità delle Istituzioni”, sottolineano i primi cittadini, evidenziando come sia necessario un intervento immediato per evitare che la sfiducia nelle autorità si trasformi in azioni spontanee di autodifesa. Oltre alle misure di emergenza, viene richiesta una strategia di lungo termine che preveda un potenziamento delle forze dell’ordine e l’implementazione di sistemi di videosorveglianza per monitorare il territorio.
L’appello dei sindaci è chiaro: lo Stato deve rafforzare la propria presenza per restituire ai cittadini quella serenità che il Vallo di Diano merita. Ora la risposta è attesa dalle autorità competenti, nella speranza che le istituzioni sappiano farsi carico delle legittime richieste di una comunità che chiede solo sicurezza e protezione.



