
I fatti si sarebbero svolti nel 2018 quando la coppia avrebbe dovuto intascare un’ingente somma da parte dell’Asl, ecco i dettagli
Nel corso del 2018, una coppia di coniugi di origine marocchina, residenti a Battipaglia, è stata vittima di presunta truffa da parte di due avvocati cilentani e dei rispettivi coniugi. Il giudice dell’udienza predibattimentale presso la prima sezione penale del tribunale di Salerno, presieduta dal magistrato Mariella Montefusco, ha recentemente deciso il rinvio a giudizio dei quattro imputati, sottolineando la necessità di mantenere il condizionale fino al terzo grado di giudizio.
L’accusa
Secondo l’accusa della Procura della Repubblica di Salerno, i due avvocati avrebbero orchestrato una truffa in collaborazione con i loro coniugi, fingendosi cessionari di un credito derivante da una causa legale a favore dei loro assistiti marocchini. I legali avrebbero indotto i coniugi marocchini a firmare una cessione di credito, facendo risultare i propri partner come concessionari effettivi del medesimo credito.
La somma relativa al contenzioso
Il credito in questione riguardava una somma di denaro derivante da giudizi civili presso il Tribunale di Salerno, relativi a un contenzioso giudiziario con l’ASL di Salerno. In particolare, il risarcimento era destinato a una donna marocchina, vittima di responsabilità medica, e ammontava a 70mila euro. Tuttavia, secondo l’accusa, i legali avrebbero celato la reale situazione ai loro assistiti, riscuotendo la cifra e consegnandone solo una parte ai legittimi beneficiari.
La coppia marocchina, a causa della loro limitata comprensione della lingua italiana, sarebbe stata indotta a credere che i 70mila euro rappresentassero un acconto iniziale, con l’assicurazione di ulteriori pagamenti successivi. In realtà, la sentenza del tribunale quantificava il risarcimento a oltre 240mila euro. Gli avvocati avrebbero così incassato 70mila euro, mantenendo all’oscuro i clienti della parte restante del risarcimento.
L’inchiesta ha portato al rinvio a giudizio dei due avvocati cilentani e dei loro coniugi, tutti accusati di concorso in truffa. La vicenda sarà oggetto di ulteriori valutazioni nel corso del processo, dove verrà stabilito se le accuse avanzate dalla Procura saranno confermate o smentite.