L’assenza di Gennaro Russo che ha guadagnato l’uscita proprio al punto 17 che trattava l’ospedale, argomento etichettato tra le righe dal sindaco superfluo
Il punto 17 dell’ordine del giorno del Consiglio comunale di Agropoli ha riportato al centro del dibattito una questione che, solo in apparenza, sembrava archiviata: il futuro del presidio ospedaliero cittadino. A sollevarla è stata la mozione del gruppo consiliare “Agropoli oltre Agropoli”, formazione di recente costituzione, con una proposta di rettifica dell’Atto aziendale e un invito rivolto al presidente della Regione Campania, Roberto Fico.
Una mozione che alcuni, anche tra i banchi della maggioranza, hanno liquidato come demagogica e populista, con il sindaco che, tra le righe, ne avrebbe sottolineato l’inutilità. Ma la discussione ha mostrato come il tema sanità ad Agropoli sia tutt’altro che chiuso. Dopo l’arrivo in città dell’allora candidato alla presidenza regionale e l’intervento dell’Asl, che portò alla rettifica dell’Atto aziendale in seguito alla protesta popolare dell’8 agosto, il silenzio istituzionale aveva lasciato intendere una soluzione ormai acquisita.
In aula non sono mancati momenti di tensione, come il botta e risposta tra l’assessore e vicesindaca Rosa Lampasona e Gisella Botticchio, promotrice della manifestazione dell’8 agosto, intervenuta a voce alta dagli spalti. Scene già viste, rientrate rapidamente nella normale dialettica consiliare.
A colpire, però, è stata soprattutto un’assenza: quella del consigliere Gennaro Russo, uno dei firmatari della mozione e membro del gruppo “Agropoli oltre Agropoli”. Un’uscita di scena che non è passata inosservata e che apre più di un interrogativo politico. Una giustificazione potrà forse tenere insieme la fedeltà alla maggioranza guidata dal sindaco Roberto Mutalipassi e i legami con il gruppo proponente, ma il segnale resta. E in politica, soprattutto su temi sensibili come la sanità, anche le assenze parlano.



