La risposta di Franco Picarone a un cittadino sul tema della riapertura dell’ospedale rimbalza nelle chat e solleva critiche dopo il terzo mandato in Regione
Sta facendo rapidamente il giro delle chat private la risposta di Franco Picarone a un commento comparso sotto un suo post social, poche ore dopo il primo Consiglio regionale della nuova legislatura. Una replica che, per toni e contenuto, ha riacceso le polemiche ad Agropoli, soprattutto sul tema mai risolto della riapertura dell’ospedale.

Picarone, eletto per il terzo mandato nelle file del Partito Democratico, aveva pubblicato un messaggio dal tono istituzionale per raccontare l’avvio dei lavori consiliari. «Oggi si è insediato il Consiglio Regionale. Inizia il mio terzo mandato. L’emozione è la stessa di 10 anni fa quando fui eletto la prima volta», ha scritto, ripercorrendo le tappe della seduta: l’elezione del presidente del Consiglio regionale Massimiliano Manfredi, la nomina dell’Ufficio di Presidenza e il discorso programmatico del presidente della Regione Roberto Fico. Alla relazione ha replicato Edmondo Cirielli per la minoranza. «Nessun altro intervento. Evito anche qui repliche. Ci saranno occasioni per esprimersi nel corso della consiliatura», ha aggiunto Picarone, annunciando Maurizio Petracca come capogruppo PD e la prossima formazione della giunta. Chiusura con l’invito: «Rimbocchiamoci ora le maniche. Buon lavoro a tutti noi nell’interesse della nostra comunità».
È proprio su quest’ultima frase che si è innestato il commento di un cittadino agropolese: «Aspettiamo sempre la riapertura dell’ospedale di Agropoli da ben 10 anni». Un richiamo diretto a una battaglia che, in campagna elettorale, aveva visto Picarone schierarsi a sostegno dell’iniziativa portata avanti anche da Gisella Botticchio, spingendo molti elettori a convogliare consensi sul suo nome proprio in funzione della vertenza sanitaria.
La risposta del neo consigliere regionale, però, non è stata accolta positivamente da tutti: «hai l’imbarazzo della scelta per richiedere i dovuti appoggi alla tua richiesta. Io ci sarò come sempre. Sai che la faccia l’ho sempre messa. Puoi scorrere le graduatorie dei più votati ad Agropoli. Ne troverai molti avanti a me. L’unione fa la forza. Senza polemica».
Parole che per molti rappresentano uno scivolone politico, anche alla luce dei circa 170 voti raccolti ad Agropoli. Il sospetto, diffuso tra cittadini e attivisti, è che l’attenzione verso il problema dell’ospedale si sia intensificata soprattutto in prossimità del voto, per poi affievolirsi subito dopo l’elezione. Una percezione che rischia di pesare sull’inizio del terzo mandato di Picarone e di alimentare ulteriormente il distacco tra promesse e attese di un territorio che chiede risposte concrete.



