La Giunta conferma la linea della continuità al Cineteatro Eduardo De Filippo fino al 2029, quasi 30mila presenze annue ma nessun bando pubblico
Il cinema resta acceso, la gara resta nel cassetto. Alla vigilia della scadenza dell’attuale affidamento, fissata al 31 dicembre 2025, la Giunta comunale di Agropoli sceglie la strada più semplice: rinnovare la gestione del Cineteatro “Eduardo De Filippo” fino al 2029, puntando ancora una volta sulla continuità.
La decisione garantisce la prosecuzione delle attività dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2029, con uno stanziamento di 32mila euro l’anno a carico del Comune. Risorse destinate a sostenere la programmazione cinematografica e culturale e, se necessario, anche una proroga tecnica dell’attuale affidamento, in attesa di una futura aggiudicazione definitiva.
Il Cineteatro, inaugurato nel dicembre 2014, è ormai uno dei cardini dell’offerta culturale cittadina. Dopo una prima gestione privata rivelatasi fallimentare, l’amministrazione ha cambiato rotta affidando le attività a un soggetto che opera per conto del Comune. Una formula che, dati alla mano, ha portato risultati: quasi 30mila presenze l’anno e un bilancio considerato sostenibile.
Numeri che la Giunta utilizza per difendere una scelta presentata come coerente con una visione che vede la cultura come motore di crescita civile, sociale e turistica. Cinema, teatro e musica diventano così strumenti per animare il centro urbano e tenere viva la città anche oltre i mesi estivi.
Ma accanto alla continuità, resta una domanda che pesa più di altre. Il rinnovo arriva senza che sia stata annunciata una nuova gara pubblica. L’atto demanda il passaggio agli uffici competenti, lasciando aperta la possibilità di ulteriori proroghe per evitare vuoti nella programmazione. Una soluzione pratica, certo, ma che rinvia ancora una volta il confronto su regole, tempi e modalità di una vera nuova assegnazione. Certo la società che si preoccupa della gestione dell’area cinematografica del Cineteatro ha senz’altro ottime referenze ed esperienza nel campo e qui non si discute di questo ma del modus operandi atipico dell’amministrazione.
In sintesi, il Cineteatro “De Filippo” continuerà a essere un punto fermo della vita culturale di Agropoli. Il film, però, è sempre lo stesso: luci accese sullo schermo, mentre il capitolo della gara resta fuori scena.



