
L’intesa tra il comune cilentano e l’Università La Sapienza di Roma si rende necessaria per tutela e conservazione delle due piante rare
La giunta municipale del comune di Centola presieduta dal primo cittadino Rosario Pirrone ha approvato un protocollo di intesa per la conservazione di primula palinuri e eokochia saxicola proposto dall’orto botanico della Università di Roma La Sapienza. Primula palinuri Petagna rappresenta uno dei più rari nonché controversi endemiti del nostro Paese. La particolarità principale di tale specie, che fa discutere così tanto, è proprio la sua distribuzione attuale, confinata ad un piccolo lembo costiero del Tirreno meridionale compreso tra Campania, Basilicata e Calabria. In particolare tutte le stazioni campane rientrano nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano che l’ha anche scelta come suo logo. , la Primula palinuri e l’Eokochia saxicola (Bassia saxicola) presenti nel territorio di Capo Palinuro, specie di interesse comunitario la cui custodia richiede la designazione di zone speciali di salvaguardia, ma attualmente segnalate in cattivo stato di conservazione.
La Primula palinuri pur vivendo sulle pareti rocciose che si affacciano sul mare, ha delle esigenze ecologiche che ne fanno ricordare l’origine da una flora montana. La particolarità biogeografica e soprattutto l’ampiezza limitata, e per di più frammentata e del suo areale, fanno di P. palinuri una specie la cui conservazione è regolata da regimi di tutela sia in ambito regionale che comunitario. La giunta municipale che le suddette specie botaniche, essendo tipiche del posto ed estremamente rare, rivestono un particolare interesse naturalistico e, in quanto tali, caratterizzano il Comune di Centola. La giunta in questo contesto ha ritenuto le due piante nostrane meritevoli di tutela.