
Stop da parte del commissario Feola del PNCVDA sul prosieguo dei lavori, intanto il sindaco Scarpitta cerca il sostegno del Prefetto
Il Commissario del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni, Marcello Feola, ha ordinato la sospensione della seconda operazione di brillamento delle rocce per la frana che minaccia la strada del Mingardo tra Marina di Camerota e Palinuro. L’Amministrazione comunale di Camerota, retta dal Sindaco Mario Scarpitta, non ha fornito le informazioni richieste dall’Ente sulla natura degli interventi in località Cala del Cefalo, l’area di intervento degli stessi, e gli estremi dell’eventuale Nulla Osta. La prima esplosione controllata con l’utilizzo di 12 micro cariche esplosive non ha sgretolato tutti i massi pericolanti, suscitando le critiche di ambientalisti e politici.
L’Ente Parco ha deciso di fermare i lavori, allungando i tempi di intervento. La decisione ha causato preoccupazione tra i residenti di Camerota e Palinuro, perché la strada del Mingardo è un’arteria viaria fondamentale per il collegamento tra i centri cilentani. Inoltre, la mancata riapertura del tratto potrebbe determinare un danno economico per gli operatori turistici ed imprenditori, in vista della stagione turistica imminente. La sospensione dei lavori rappresenta un compromesso tra la sicurezza e la tutela dell’ambiente, da un lato, e le esigenze di sviluppo turistico e sociale, dall’altro. La situazione resta delicata, ma l’Ente Parco ha dimostrato di essere attento alle istanze della comunità e della natura, con l’obiettivo di garantire un futuro sostenibile per il Cilento e i suoi abitanti. Intanto il sindaco di Camerota Mario Scarpitta ha già preannunciato di avere nella giornata di domani, probabilmente alle 11 del Mattino un incontro con il Prefetto Russo.