
La popolazione femminile più colpita da questi disturbi con un rapporto di 9 a 1 rispetto ai maschi, vediamo i dati
Oggi, 15 marzo, si celebra la Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla, dedicata alla consapevolezza dei disturbi del comportamento alimentare. Questi disturbi, tra cui l’anoressia, la bulimia nervosa e il binge eating, sono diventati un problema di sanità pubblica e richiedono attenzione medica e sociale a causa della loro diffusione, dell’esordio sempre più precoce tra i giovani, anche nei bambini di 8-9 anni, e dell’eziologia complessa e multifattoriale.
La popolazione femminile è la più colpita da questi disturbi, con un rapporto di circa 9 a 1 rispetto ai maschi. Tuttavia, il numero di maschi affetti sta aumentando, soprattutto tra adolescenti e preadolescenti.
Se non diagnosticati e trattati precocemente, questi disturbi comportano un aumento del rischio di complicazioni organiche significative in tutti gli organi e apparati del corpo, tra cui cardiovascolare, gastrointestinale, endocrino, ematologico, scheletrico, sistema nervoso centrale, dermatologico, con rischio di cronicizzazione e, nei casi più gravi, di mortalità, soprattutto per quanto riguarda l’anoressia.
Aumento del 40%
Secondo i dati più recenti della Survey epidemiologica condotta a livello nazionale nell’ambito del Progetto “Piattaforma per il contrasto alla malnutrizione in tutte le sue forme”, finanziato dal Ministero della Salute e conclusosi a febbraio 2021, vi è stato un aumento del 40% della patologia rispetto al 2019 in tutto il territorio nazionale. Tuttavia, molte Regioni italiane hanno difficoltà ad accedere alle cure, con gravi conseguenze sulla prognosi.
Il Ministero della Salute ha elaborato alcuni documenti di indirizzo, sollecitati dalle associazioni dei familiari e dagli operatori sanitari, per fornire strumenti pratici per la gestione delle persone affette da disturbi dell’alimentazione e per inviare i pazienti ai centri di cura più appropriati attraverso la segnalazione della mappa dei servizi e delle associazioni dedicate alla cura dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione.
La disponibilità di un “primo riferimento” è stata ritenuta di fondamentale importanza, e a tal fine, il Ministero e l’Istituto Superiore di Sanità hanno creato una piattaforma interattiva, costantemente aggiornata, in cui sono censiti tutti i centri dedicati alla cura dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione. Ci sono 126 strutture sparse in tutto il territorio nazionale, di cui 112 pubbliche appartenenti al Servizio sanitario nazionale (SSN) e 14 appartenenti al settore del privato accreditato: 63 centri al Nord (di cui 20 in Emilia Romagna), 23 al Centro Italia e 40 tra Sud e Isole.
In occasione della Giornata del Fiocchetto Lilla, i dati del censimento sottolineano l’importanza della consapevolezza dei disturbi del comportamento alimentare e della necessità di prevenire e trattare questi disturbi con tempestività.